La storia
La rifondazione
Da via Ricasoli alla sede attuale, Palazzo Florio Fitalia.
A cura di Benedetto Caffarelli, barone di Guzman
Nel 1994 la sede del Circolo Unione si trasferì a Palazzo Lo Bue in via Ricasoli n. 45, in un’intera ala del palazzo. La nuova sede posta nel centro di Palermo tra via libertà e piazza Croci, viene restaurata appositamente per gli usi del Circolo, disposta su due piani a cui si accedeva da una scala dedicata ai soli soci. Ciascun piano aveva una specifica finalità: il primo piano dedicato alle attività istituzionali e il secondo disponibile per le attività di foresteria.
La sede venne inaugurata a dicembre di quell’anno. Il Presidente, il Barone Guglielmo Inglese, con la sua autorevolezza ed il vicepresidente, il dott. Geraldo Miccichè, con la sua concretezza riuscirono a determinare un trasloco ordinato e con pochi traumi nella compagine sociale. Questo trasferimento coincise con la fine dell’allegra spensieratezza dei meravigliosi anni Sessanta e della voglia di ripartire che dal dopoguerra aveva animato la nostra città. Il Circolo Unione, ancora una volta, dava prova di saper interpretare i tempi e le tendenze sociali cittadine e anche Palermo si apprestava ad affrontare un periodo più austero.
La sede di via Ricasoli ha ospitato il Circolo per circa un ventennio e i presidenti che si successero furono, dopo il Barone Guglielmo Inglese; il Principe di Raffadali, il Dott. Giovanni Tortorici; l’Avv. Massimo Maniscalco e il Marchese Francesco Arezzo Duca di Celano.
Un tempo troppo breve per potere concretizzare un rinnovamento della compagine che potesse riproporre, rinfocolare quell’anima animata e familiare socialità che aveva caratterizzato il Circolo dal 1944 sino alla fine del secolo scorso. Era evidente che, la precedente sede di Villa Trabia destava ancora nella maggior parte dei soci, una nostalgia tale da non consentire una totale ripresa della convivialità e familiarità precedente. Lentamente è ritornato ad essere un riferimento per la quotidianità sociale.
Dopo il Barone Inglese, il nuovo Presidente Giovanni Tortorici di Montaperto principe di Raffadali rese il Circolo sempre più vivo e partecipato ed il suo successore il dott. Massimo Maniscalco riprendeva le antiche abitudini. Vennero organizzate cene dopo teatro, serate cocktails, conferenze e dibattiti che hanno amalgamato i nuovi soci e acceso una convivialità che ha rilanciato il senso e l’orgoglio di appartenenza al Circolo.
Tutto ciò fino al nuovo Millennio, quando poi a causa di impegni lavorativi pressanti, Maniscalco fu costretto a lasciare l’incarico.
Nuovo millennio
Il nuovo Presidente eletto fu il Marchese Francesco Arezzo Duca di Celano che, con una compagine di giovani soci, riuscì a rilanciare e consolidare le attività già avviate dal suo predecessore e anche a dare un nuovo slancio di vitalità. Questo è un periodo denso di fermenti per il Circolo e nello stesso tempo è un momento di assestamento in cui si riavvia una tranquilla piacevolezza quotidiana. Purtroppo la presidenza di Arezzo viene interrotta da una grave malattia che lo costrinse a dimettersi. Seguirà un periodo di difficoltà all’interno della compagine e il nuovo Presidente sarà il Dott. Moncada di Monforte il quale, a causa dei pochi consensi, non riuscirà a gestire la complessità dei problemi che nel frattempo si erano evidenziati.
Alla scadenza viene nominato Presidente l’On.le Dott. Piero Di Prima che cercherà di risanare la difficile situazione economica e di ristabilire le condizioni per una ripartenza con maggiore armonia e partecipazione. Alla fine del triennio in carica, siamo nel 2016 , viene eletto presidente, per acclamazione, e su proposta dello stesso Presidente uscente, l’Ingegnere Benedetto Caffarelli, Barone di Guzman.
Il direttivo
Consiglieri: Prof. Pietro Busetta, Dott. Domenico Cosentino, Avv. Federico Ferina, Avv. Salvatore Mangione, Avv. Alberto Marino, Prof. Nicola Piazza, Prof. Nunzio Scibilia, Notaio Andrea Sorrentino, Arch. Stefano Tagliavia.
Revisori dei conti: Prof. Michele Battaglia, Notaio Alberto Calì, Notaio Dino Zalapì.
Supplenti: Dr. Giuseppe Fecarotta, Avv. Giovanni Virga.
Probiviri: Avv. Sergio Salamone, Prof. Gianfranco Cupido.
La prima proposta sarà quella di cercare una nuova sede più adatta, per poter ampliare l’offerta delle attività e dei servizi da offrire ai soci, incentivare le proposte che daranno sempre più prestigio al Circolo. La scelta della sede ricade su Palazzo Florio Fitalia, detta la Casina del Piano Olivuzza, ubicata tra piazza Principe di Camporeale e via Oberdan. E’ un edificio di origini settecentesche, già di proprietà del Principe di Butera, poi acquistato nel 1893, da Vincenzo Florio e donato a Ignazio e Franca che qui abitarono per un periodo.
Nel 1919 passò alla Società Sicula immobiliare Anonima che nel 1922 lo vendette a Girolamo Settimo e Termini Principe di Fitalia, il quale, nel 1929, lo donò alla Curia e divenne sede del Convento delle Figlie di San Giuseppe che ne modificò alcune zone. La sala da pranzo nel 1935 fu destinata a cappella e il camino fu adattato a mensa d’altare.
La sede odierna del Circolo Unione
Si accede alla sede per mezzo di un portone con loggia in ferro battuto, eseguita dalla Fonderia Oretea. Il Palazzo è circondato da un giardino, già parte del parco della Villa Florio. Il palazzo è ad uso esclusivo del Circolo Unione che ha rinnovato le sale che presentano arredi in stile liberty che fanno respirare l’aria della Belle époque di un tempo. La sede è un luogo in cui, chi ha amato la storia della città di Palermo, può ancora immaginare Donna Franca passeggiare con i suoi ospiti illustri o ritirata nella famosa stanza da letto con il pavimento in ceramica pieno di petali rosa disegnati da Filippo Palizzi e realizzato a Vietri da Francesco Nagar. Successivamente, nel 1918, il principe di Fitalia fece ulteriormente decorare a tempera il soffitto da Salvatore Gregorietti con la raffigurazione di putti che gettano i petali sul pavimento, creando un collegamento visuo spaziale di notevole intensità.
La decisione è presa! L’immobile viene subito adattato alle esigenze del Circolo e l’8 giugno 2017 viene inaugurata la nuova sede di piazza Principe di Camporeale e ancora una volta, la porta a vetri con la giarrettiera del Circolo, si apre sul fronte strada.
Consolidamento con i Circoli italiani
La serata fu perfetta, di grande carica emotiva, senso di appartenenza, la gioia di ritrovarsi in una sede prestigiosa in cui, nonostante ancora l’arredamento non fosse completo, la sede era comunque splendida. Anche un folto gruppo di soci del Gran Galois di Bruxelles, in visita a Palermo, è ospite del Circolo, e il gemellaggio tra i due circoli si consolida. In questi anni si riallacciano i legami con i vari Circoli in Italia e all’estero ed i soci riscoprono un senso forte di appartenenza e partecipazione. Nei primi tre anni il numero dei soci si riporta a quello degli anni migliori, la frequenza aumenta e il Circolo conferma il prestigio e l’autorevolezza di sempre.